Scrittore e critico musicale romeno. Dopo aver studiato nella capitale con Ion
Ghica e N. Balcescu, di cui condivise gli ideali politici, passò a Parigi
senza addottorarsi. Fu un musicofilo appassionato, tanto che educandosi da
sé riuscì a diventare il primo critico musicale romeno in senso
propriamente tecnico. Come prosatore, è noto per le novelle, di cui la
prima,
Le disgrazie di un servitore, inizia quella satira sociale che
egli riuscì poi a realizzare nel quadro più vasto di un romanzo,
Vecchi e nuovi ricchi, testimonianza di una fase evolutiva della storia
romena. Si possono ricordare anche le note di viaggio:
Excursiuni in Germania
meridionala (Bucarest 1819-1865).